Il progetto
Con ‘Giovani Migranti Neoarrivati’ (d’ora in poi GMN), ci riferiamo ai giovani migranti giunti in Italia attraverso le rotte migratorie (Balcanica e del Mediterraneo Centrale), spesso privi di reti familiari, con lunghe esperienze di movimento e all’interno delle quali le pratiche di acquisizione di nuovi idiomi si sono fortemente arricchite e potenziate, e ora inseriti in comunità spesso segreganti. I GMN usano le nuove forme di comunicazione digitale che rendono possibili, amplificano e diffondono pratiche di multilinguismo (ML)/ multigrafismo (MG)
Parzialmente nuovi sono anche i percorsi scolastici per adulti (CPIA) che accolgono parte rilevante di questi GMN senza che sia stata fatta una opportuna analisi di questi profili di apprendenti, dei loro repertori, delle loro risorse. Il progetto si propone di: a) descrivere i profili linguistici di alcune decine di GMN, sia attraverso accurate biografie linguistiche sia documentando e analizzando le loro pratiche multilinguistiche con altri GMN sia nella comunicazione faccia a faccia sia in quella scritta digitale; b) descrivere il rapporto fra questi GMN, a livello di percezione e rappresentazione negli usi linguistici, e il ML che caratterizza alcune aree dell’Italia contemporanea. A tal fine si guarderà a due realtà di frontiera: Palermo e Udine. Chiari sono gli elementi che accomunano queste due aree: a) essere luogo di primo arrivo delle due principali rotte migratorie provenienti dall’Africa e dell’Asia; b) essere sede di un radicato ML endogeno ancora assai presente nella comunicazione ordinaria.